Da circa 10 anni, con l’applicazione della nuova legge che determina i contratti di locazione e che rende libero il mercato degli affitti, il numero degli sfratti per morosità è in costante aumento.
L’aumento degli sfratti per morosità è determinato da una legge che tutela unicamente il diritto alla proprietà-
L’aumento degli sfratti per morosità è determinato dall’avanzare delle crisi economica, che colpisce le fasce più deboli della popolazione: i giovani, i precari, gli anziani, i cassa-integrati, i migranti.
L’aumento degli sfratti è determinato da “cause” nei tribunali dove gli inquilini sfrattati non vengono neanche consultati nelle “udienze”
Tutto questo in una situazione che vede
Affitti realmente offensivi per i salari medi di qualsivoglia lavoratore/lavoratrice
Totale latitanza delle istituzioni nelle politiche del diritto all’ ABITARE nella società attuale. Una percentuale ridicola di alloggi in edilizia pubblica rispetto agli altri paesi europei
Bandi pubblici per l’assegnazione di alloggi ridicoli sia per il numero degli alloggi concessi ai pochissimi fortunati, sia per l’infinita varietà di requisiti imposti
Servizi sociali che invece di sostenere le cause dell’utenza trasformano il diritto ad una abitazione in una LENTA “VIA CRUCIS” dove non si intravede mai la fine…
Per queste ragioni chiediamo con forza:
la fine della privatizzazione del poco patrimonio pubblico esistente
l’aumento progressivo dell’edilizia sociale (case popolari) nel nostro paese, in un rapporto ed equilibrio con l’embiente e il territorio circostante
la trasformazione di caserme e aree industriali dismesse in luoghi dell’abitare
la requisizione degli immobili ancora oggi sfitti
l’immediata applicazione della delibera regionale sulla “morosità non colpevole”
E ORA CHE SFRATTATI E SENZA-CASA RIALZINO LA TESTA A TUTELA DEI PROPRI DIRITTI
E’ORA DI RIORGANIZZARE LE RETI DI SOLIDARIETA’ NEI QUARTIERI
giovedì 22 aprile ore 17 presso la sede ARCI in Piazza de’Ciompi ASSEMBLEA CITTADINA DEGLI SFRATTATI
il movimento di lotta per la casa e l’Unione Inquilini di Firenze