Ieri pomeriggio, a causa di un violento nubifragio che ha sventrato il
tetto del secondo piano, l'ottavo padigilione di San salvi è stato
"evacuato"…le persone (una quarantina) messe in sicurezza per qualche
notte e la lunga storia di un occupazione è finita nel silenzio,
nel nulla. A dire il vero dal 2002, dopo che erano stati assegnati i
primi alloggi ad alcune famiglie, gli occupanti di San Salvi avevano
nei fatti interrotto le relazioni con il Movimento di Lotta per la
Casa. L'allora assessore alla casa Tea Albini gli aveva garantito un
lento inserimento nei piani dell'edilizia pubblica.
Eppure l'occupazione dell'Ottavo Padiglione ha un lungo "vissuto" in un
periodo particolarmente difficile della storia del movimento. Una
storia di lotte, di sofferenze, di divisioni che qualcuno tra i più
"anziani" non pùò certo dimenticare.
L'occupazione è datata settembre del 1995. Una struttura
particolarmente "brutta" con lunghi corridoi e tanti stanzoni. Del
resto di meglio da un un ospedale psichiatrico non si poteva avere…
La prima fase era stata caratterizzata da tantissime iniziative.
L'entusiasmo iniziale determinato dal rapporto con i tanti utenti,
ancora presenti all'interno dell'area di San Salvi, fece i conti con
successive e tante difficoltà. I fascisti del quartiere provarono
inutilmente a bloccare l'erogazione dell'acqua potabile, mentre sul
movimento cominciava ad abbatersi la grande spirale repressiva di quel
periodo.
"Il direttore" dava la sveglia a tutti e tutte quando bisognava
"muoversi", Mario minacciava tutti e tutte di salatissime multe se non
ottemperavano alle rigidissime regole dell'occupazione. Lorenzo doveva
fare i conti con la ferocia di "ETTORE" un enorme "dobermann" di
Antonella… I tanti tentativi di rimorchiare qualcuna puntualmente
finiti nel fallimento…
Tanti episodi che resteranno nella memoria collettiva.
Come il periodo successivo segnato dalle "infiltrazioni", dai numerosi
allontanamenti di persone per motivi di "narcotraffico", da un lento e
graduale allontanamento dell'occupazione stessa.
L'occupazione ieri HA CHIUSO I BATTENTI, quasi nel silenzio, le persone
in qualche modo saranno sistemate (malissimo conoscendo il
funzionamento della struttura comunale e della Prefettura), e nel
silenzio saranno cancellati 12 anni di storia collettiva, non ne faremo
un dramma, ma ci preme ricordare un periodo che nel bene e nel male ha
rappresentato qualcosa per ciascuno di noi…