Sabato 23 gennaio 2010 ore 10 in piazza San Marco
Gli episodi avvenuti a Rosarno rappresentano la peggiore espressione della cultura e del dominio razzista e schiavista nella nostra nazione. Lo
sfruttamento bestiale di migliaia di corpi, la negazione del diritto minimo al salario e alla vita, la caccia alla preda, le espulsioni forzate. Lo Stato e le sue mafie che dispongono e detengono l’esercizio del controllo militare, politico e sociale del territorio.
Non è successo niente… I padroni hanno ripreso il controllo della terra, le “ndrine” il comando politico-militare della zona, lo Stato nella sua espressione peggiore, quella dell’esercizio della violenza dei forti con i deboli…
E anche a Firenze, la vicenda di Rosarno si ripercuote nelle sue articolazioni coercitive, l’attacco violento alle occupazioni di stabili. Il quotidiano “LA REPUBBLICA”, nella sua pagina nazionale, segnale due possibili focolai di rivolta, il “Fosso Macinante”, struttura che ospita
150 richiedenti asilo somali, e la Comunità interetnica del Luzzi, un villaggio occupato a Pratolino, struttura che resta un boccone appettitoso per la speculazione.
Una valanga di volgarità indicibili contro il popolo delle occupazioni, la rituale richiesta di sgomberi immediati. Un armamentario che conosciamo bene, che violenta e distrugge rapporti e relazioni sociali. Da alcuni giorni continue intrusioni della polizia negli stabili occupati, lo sgombero di due campi ROM all’Osmannoro, le dichiarazioni del candidato Rossi per l’apertura del CIE in Toscana, i pestaggi “mirati” contro migranti e gay nella notte di capodanno. Una miscela esplosiva che si nutre del linguaggio dell’odio e della violenza sui pìù deboli, un clima insostenibile che chiama la FIRENZE DELLA SOLIDARIETA’, DELL’ANTIRAZZISMO, DEL MUTUO SOCCORSO ALLA DIFESA COLLETTIVA DEI PROPRI LUOGHI E DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE.
CONTRO LA DIFFUSIONE DELL’ODIO RAZZIALE
PER LA TUTELA DI DIRITTI E BENI COMUNI
PER LA LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE