Riflessioni in liberta’

riflessione numero 1 –

Dopo mesi di "tira e molla"
ieri si è svolta la prima trattativa reale su "casa Luzzi". Da una
parte i massimi dirigenti della Regione Toscana rappresentati dalla
Presidenza e dall'assessore alle politiche sociali Salvadori (della
Margherita e purtroppo interista). Dall'altra una delegazione del
movimento e di casa Luzzi.
La questione è delicatissima e si gioca sia sui rapporti di forza sia
sullo scenario politico. Lunedì infatti è convocato il Comitato per
l'ordine pubblico proprio sullo sgombero di Casa Luzzi.
La Regione toscana si offre come mediatore istituzionale.Gli
schieramenti sono precisi e diretti:La ASL proprietaria dell'immobile
ha dichiarato la TOTALE INAGIBILITA' della struttura demandando al
Prefetto ogni reponsabilità su possibili conseguenze (ricordatevi il
secondo sgombero di Via Del Ghirlandaio… effettuato alle 19 in pieno
inverno).
Il Prefetto ha chiesto di intervenire direttamente al Presidente della
Repubblica che ovviamente gli ha dato mani libere. Lo stesso Prefetto
ha l'appoggio dei sindaci di Sesto Fiorentino e di Vaglia, due veri e
propri sceriffi che autorizzano pure "Forza Nuova" a manifestare contro
Casa Luzzi. Mentre il Comune di Firenze per bocca degli assessori
Coggiola e De Siervo è contraria allo sgombero (anche perchè gli
effetti di una azione di forza ricadrebbero tutti su Firenze),
ovviamente anche Rifondazione è contraria allo sgombero, devo dire che
il comportamento del ministro Ferrero è stato molto tardivo…
La Regione Toscana mette nel piatto l'acquisto diretto della struttura,
e il blocco della vendita. Una proposta di Housing Sociale di residenze
per anziani-giovani coppie e migranti, in cambio chiede il rilascio
graduale della struttura. La discussione è solo cominciata, e per ora
siamo arrivati a settembre (dati i chiari di luna non è poco).
 
Riflessione numero 2 –

Il "DELIRIO SECURITARIO" ha
portato l'ennesimo "scazzo" nel quartiere di Santa Croce. Il Comitato
dei residenti ha convocato nella scorsa settimana un presidio notturno
per la chiusura dei locali in Via De Benci. Un volantino delirante che
non spiega assolutamente niente. Li  abbiamo fortemente criticati
perchè non si parla di cultura, di socialità, di mercificazione del
tempo libero, di liberazione degli spazi. Eppure il Comitato è
antifascista, e l'Unione Inquilini vi partecipa. La conseguenza logica
è stata quella che al presidio seppure da lontano si sono fatti vedere
due notissimi provocatori come Sarra e Donzelli, due deficienti che
odiano il movimento di lotta per la casa e tutti i centri sociali.
La cosa non è di poco conto, perchè ha creato la rottura delle
relazioni con l'Unione Inquilini, dopo anni di lavoro comune. Ma siamo
convinti di avere tutte le ragioni…
 
Riflessione numero 3 –

La Regione Toscana, la Provincia di
Firenze, il Comune di Firenze hanno approvato in questi giorni i "PATTI
PER LA SICUREZZA" che saranno firmati alla presenza del ministro degli
interni giuliano Amato in questi giorni. Uno stanziamento di oltre
sette milioni di euro per potenziare gli organici, aumentare di cento
unità i vigili urbani nel Comune di Firenze  (come se non
bastavano quelli già presenti) un aumento della video-sorveglianza
esagerato.
Come movimento di lotta per la casa e come centri sociali abbiamo
assolutamente sottovalutato la portata dei patti di sicurezza,
meritavano una  ampia contestazione. L'assessore alla sicurezza
"sociale" Cioni si è fatto garante e tutore della sicurezza in città,
criticando in modo feroce anche la decisione di concedere le residanze
nelle occupazioni di case. Insomma ci troveremo, piano piano, alla
militarizzazione della vita di tutti i giorni, con tutte le conseguenze
del caso.
Sono le occasioni nel quale tutte le realtà dell'opposizione, anche i
sindacati di base, devono uscire dalle proprie nicchie, se vogliamo
davvero cambiare le cose.