Una “normale” mattina di un uggioso novembre…

In tempi come questi si rischia, inevitabilmente, di consumare il quotidiano nella frenesia di ritmi ossessivi, un compressore infinito di vicende che non ti permette di usare la calma, e dunque di “razionalizzare” tutto cìò che intorno ti capita…
Dopo il solito “traslochetto”, alle 9,30 del mattino mi dirigo verso la sede. I miei pensieri vanno a Samir (il figlio di Soad) perchè ieri una sua compagna di classe è deceduta a 14 anni per una meningite. Penso all’immediata profilassi e a telefonare alla madre, Intanto una decina di donne di Viale Guidoni vanno a disturbare (una prassi quasi consueta) l’assessore alla casa, armate di volantini e striscioni. L’assesore non si fa trovare…è in ospedale, ci dicono, e le onne ci credono (forse per tutte le maledizioni mandate..). In compenso ci sono due agenti della Digos e due funzionari, solita richiesta di documenti solita negazione degli stessi, film già visti, attori diversi…si è saputo successivamente che gli uffici hanno richiesto di “lavorare in tranquillità” e che l’assessore proverà contati con il movimento in forme semi-segrete…(!) per non sputtanarsi, pensiamo noi…
Alla stessa ora, lo sceriffo GIANASSI di Sesto Fiorentino fà irruzione al complesso LUZZI, accompagnato da alcune volanti dei carabinieri e dai giornalisti suoi accoliti. Il solito vocabolario di insulti e frasi irripetibili contro i “romeni”, il solito atteggiamento da sceriffo di paese, anche qui un film già visto. Per fortuna gli occupanti da alcuni anni hanno finalmente capito che il soggetto in questione è deliberatamente un nemico (ce ne è voluto…) e gli insulti vengono rispediti al mittente- Se non altro perchè il solito sceriffo si è rifiutato, ancora una volta di ospitare i bambini nelle scuole e di rilasciare le residenze…
Dopo un’ora la “visita militare” del buon Gianassi e della sua banda è finita…Del resto ieri era stata la volta del “meyer”, mentre domenica i Carabinieri erano stati a Monte Uliveto e così via, non perdono un attimo i militi della benemerita…
Altra scena in Viale Guidoni, dove un’assistente sociale delira contro le “donne in movimento” per una vicenda che riguarda una donna, madre di tre bambini, ucraina, di Chernobyil, con un tumore determinato indovinate voi da cosa…una vita a peregrinare tra centri di assistenza, senza ottenere mai un alloggio adeguato. Anzi, da quando la donna reclama un minimo di diritti tramite il movimento, ancora pìù invisa ai controllori e sperimentatori del “welfare” sociale…

E’ lo specchio di una società dove tutto e precario, la loro ostentazione di sicurezza e di forza, nasconde in realtà l’oggettiva incapacità alla risoluzione dei problemi reali, il taglio delle spese sociali, l’assenza cronica di alloggi…neanche un euro per l’accoglienza. Si dice, sbagliando, che noi la crisi non la paghiamo…in realtà sono proprio i pìù deboli a pagare…

Sarà così per molte mattine e per molte sere…ci faremo l’abitudine a convivere con la società delle disciplina e della sicurezza, A noi la capacità di costruirne un’altra…liberandosi da schemi e preconcetti, ma anche da tutta questa merda !!