Firenze 12-3-2012
Venerdì 9 dicembre ai margini del corteo nazionale della FIOM, durante una pacifica protesta del Movimento di Lotta per la Casa di Roma davanti al CIPE di Roma la Polizia effettuava alcune e smisurate provocazioni contro i compagni e i proletari presenti.
L’iniziativa è stata blindata e accerchiata per concludersi con il provocatorio arresto di quattro partecipanti alla stessa, tra i quali anche Paolo Di Vetta, uno degli esponenti del movimento per la casa di Roma.
Conosciamo bene Paolo, da sempre in prima fila nella solidarietà con gli “ultimi”, con i precari della casa, con i movimenti che si battono per trasformare il tessuto urbano della capitale.
Il giorno dopo si è svolto il PROCESSO PER DIRETTISSIMA ai quattro compagni. Il Tribunale di Roma metteva in libertà tre compagni e Paolo in DETENZIONE DOMICILIARE, con la grave accusa di strumentalizzare bisogni e diritti di migranti.
Come se i migranti che si battono per i loro diritti siano strumentalizzati ad arte da agitatori di professione, e non persone consapevoli dei loro diritti e della loro dignità.
Dopo gli arresti per la battaglie contro la TAV nella Valsusa, le centinaia di avvisi di garanzia nei confronti di compagni e compagne che lottano per il diritto alla casa a Roma come a Firenze, è chiaro a tutti che un insieme di compagmi sono “scomodi” in libertà in momenti di crisi economica, e danno fastidio in modo particolare coloro che intessono forti e straordinarie relazioni sociali.
Il movimento di Lotta per la Casa di Firenze è, come sempre vicino a Paolo….e ne chiede l’immediata liberazione.
miti e quieti come sempre, e come sempre poco inclini a subire,
IL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA DI FIRENZE