Sui proprietari dell’immobile occupato in viale I maggio a Sesto

Una vita da speculatori (e fascisti…)

Si chiamano SAS LAURELLA E SAS RIOMAGGIORE, nonostante numerosi processi hanno ancora una sede legale in Via Venti Settembre, un cospicuo numero di soci, si occupano di Fondamenti e di Ingegneria Civile e hanno una lunga storia alle spalle…

*Tutto cominciò nella metà degli anni 70 quando Giorgio Perrone Compagni, ingegnere viene allontanato, per una serie di motivi “disciplinari dall’istituto Autonomo delle Case Popolari (IACP) dove svolgeva, immaginiamo come, il suo lavoro di funzionario.

Giorgio Perrone Compagni è figlio di Dino Perrone Compagni, fiorentino, ex Proprietario Terriero segretario Regionale dei Fasci di Combattimento negli anni ’20, organizzatore delle pìù famose crimini squadristi del periodo. Dino Perrone Compagni da ricco proprietario terriero organizzava le aggressioni fasciste non solo per smisurata volontà politica, ma anche a tutela dei suoi immensi beni.

La Presa di Grosseto, nel 1921, dopo una notte di combattimenti, e il tentativo (fallito) di conquistare la città di Sarzana con tributi altissimi di vite umane sono opera sua…oltre che degli squadristi dell’epoca, ma era lui a comandare…

Entrambi, padre e figlio, sono tra i soci fondatori e appartenenti alla Loggia Massonica del Grande Oriente d’Italia.

Basterebbe questo per inquadrare i soggetti proprietari degli stabili di Via Primo Maggio 22 e di Via Del Romito 55…

Ma torniamo alla fine degli anni ’70 quando vengono costituite queste società in Accomiata semplice.

Insieme ad un gruppo di avvocati bolognesi Giorgio Perrone Compagni studia il modo per incamerare profitti ai danni degli inquilini applicando alla perfezione la legge.

All’epoca era ancora in Vigore la legge sull’ EQUO CANONE che disciplinava i contratti di locazione al valore reale dell’alloggio.

Nel 1985 quando la legge sull’Equo Canone veniva ignorata oramai da molti proprietari, e in tanti cominciavano ad applicare gli affitti a nero si sparge la voce in città che le società Laurella e Riomaggiore applicano la legge sull’equo canone…

Ma dietro l’operazione si nasconde l’inganno. I contratti, infatti, sono dei veri e propri volumi di quaranta o cinquanta pagine. Ad ogni pagina si chiedono maggiori spese per usi diversi…dall’ascensore alla mobilia…dalle spese condominiali alle parcelle catastali…insomma se la base di partenza si aggira sulle 400.000 lire alla fine di un iter assolutamente improprio si arriva a pagare quasi due milioni al mese per un’ affitto a Equo Canone.

Una serie di norme vessatorie costituiscono la BASE CONTRATTUALE, norme e raggiri stipulati in deroga alla legge stessa…

Per queste ragioni gli inquilini si costituiscono nel 1989 in Comitato, e riescono tramite i legali degli inquilini stessi a impugnare i contratti e a rinviare a giudizio le predette società con i loro responsabili per i reati di Truffa Aggravata e Associazione per delinquere.

Nel primo processo, svoltosi presso la Pretura Unificata di Firenze nel Dicembre del 1995 i Comuni di Firenze e di Sesto Fiorentino chiedono la Costituzione di parte civile dei Comuni stessi e, in caso di condanna, l’IMMEDIATA REQUISIZIONE degli stabili. Gli assessori alla casa all’epoca dei fatti erano Martini per il comune di Sesto Fiorentino e Alberto Tirelli per il Comune di Firenze.

Il processo di Primo Grado si concluse con la condanna per gli imputati ad un anno e sei mesi, ma solo per il reato di Truffa Aggravata. Ma le requisizioni da parte dei Comuni non furono mai operate.

Mentre decine di alloggi, sia a Firenze che a Sesto Fiorentino furono “requisiti” dal nascente Movimento di Lotta per la Casa…

Gli speculatori conoscono il loro mestiere, quindi riuscirono a avviare un pesante provvedimento economico anche contro il Ministero dell’Interno, con la richiesta danni di quasi un miliardo di lire per il mancato sgombero degli immobili in questione.

Il Questore RUGGERO cerca di rinviare lo sgombero ma davanti alle richieste sempre pìù esose della proprietà comanda in prima persona l’operazione nel marzo del 1998. Prima Firenze, e dopo due mesi, a maggio Sesto Fiorentino..

Intanto dopo le conferme delle condanne in Corte di Appello, le SA LAURELLA E RIOMAGGIORE fanno ricorso in Cassazione.

Nel marzo del 2000 in Cassazione a Roma gli imputati vengono assolti. Potenza degli intrallazzi esistenti in questo paese dei misteri, potenza delle Logge Massoniche…

E’ finita…non proprio…dopo assoluzione e sgomberi la strategia cambia…

In Italia entra in vigore la legge 431 che disciplina i canoni di affitto a nuove norme, interamente a favore delle proprietà. L’Equo Canone definitivamente cancellato, i proprietari brindano…

Ma la nuova legge prevede un periodo di permanenza degli inquilini (quattro anni pìù quattro…) troppo lungo per le esigenze delle SAS e degli imprenditori..

Quindi dopo avere ristudiato, sempre con gli stessi avvocati Bolognesi e l’Architetto Roberto Ermini le nuove norme le società proprietarie degli immobili impongono un nuovo tipo di locazione…I CONTRATTI DI NATURA TRANSITORIA previsti per una determinata categoria di alloggi…una applicazione in deroga alla legge vigente..altre norme vessatorie e altre truffe, altri processi altre assoluzioni.

Lo stabile di Via del Romito nei primi anni del’2000 è quasi completamente abitato da famiglie e singoli di provenienza cinese, segno tangibile dei tempi, mentre a Sesto sono in pochi ad accettare queste tipologie contrattuali da strozzini.

Alcuni inquilini, sono riusciti (dopo vertenze e non senza fatica) ad acquistare gli alloggi, tutti gli altri (cinesi compresi…) se ne sono andati per non essere sottoposti alle malefatte dei proprietari arroganti e prepotenti.

Nel novembre del 2011 il MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA RIOCCUPA GLI STABILI DI SESTO FIORENTINO…ma questa è un’altra storia…